Cresce in fretta il circuito ciclistico dei 15 santuari appenninici, con suo mix di sport, fede, turismo, cultura: già fatti 3000 pellegrinaggi.
C’è di mezzo, in qualche modo, la pandemia, in quest’avventura che va crescendo attorno al “Circuito Santuari Appennino Bolognese”. Due appassionati cicloturisti – Guido Franchini e Giampiero Mazzetti – l’hanno pensato e lanciato nel marzo del 2020, immaginando le restrizioni che gli amanti dello sport avrebbero patito a motivo del Covid-19, con la cancellazione di gare ed eventi. I due ciclisti – rispettivamente esponenti di due società amatoriali “Parco Ciliegi Team” e “Monte San Pietro Team” – hanno coinvolto da subito, Don Massimo Vacchetti delegato per lo Sport della Chiesa bolognese, e han dato vita ad una semplice registrazione sulla nota piattaforma Strava, hanno fissato le regole base ed elencato i Santuari Mariani delle nostre montagne bolognesi da raggiungere.
Nel giro di poco tempo si è passati da 800 visite a queste località, nel primo esperimento del 2020, primo evento sportivo nel bolognese dopo il rigido lockdown, da parte dei primi 30 appassionati pedalatori, a oltre 3.000 “pellegrinaggi” con le due ruote e con almeno 300mila chilometri accumulati quest’anno. In vista della conclusione della III edizione del Circuito, sono oltre 7.500 le visite ai Santuari che sono cresciuti di numero come anche quanti gli amatori amanti delle due ruote.
La sfida, necessariamente stagionale, si è inaugura il 1 maggio e si è chiude sabato 29 ottobre, racchiudendo da un lato la stagione ciclistica e dall’altra, i due mesi tipici della devozione mariana della Chiesa.
La certificazione del risultato è all’insegna della responsabilità di chi partecipa: un “selfie” davanti al santuario, condiviso con gli organizzatori tramite Whatsapp o tramite Strava.
I Santuari coinvolti, mete del circuito, sono oltre venti prevalentemente tutti i più noti e rinomati luoghi di culto dell’area appenninica bolognese, alcuni con notevoli dislivelli da superare, ma anche con paesaggi da non perdere. Anche diversi altri Santuari di altri territori “spingono” per entrare nel circuito e comunque qualunque santuario mariano lo è già di fatto accreditando tuttavia solo un punteggio di rito. Tra le destinazioni extra, c’è n’è una che quest’anno, si candida ad offrire il patrono del Circuito. Si tratta di Monte Sole luogo della strage di Marzabotto, la più grande efferatezza compiuta su civili della II guerra mondiale, ma dall’anno scorso riconosciuto “Santuario” del martirio del Beato Giovani Fornasini. Don Giovanni, nato nel 1915, nella località appenninica di Pianaccio, diveniva prete nel 1942, promosso, da subito, parroco di Sperticano. Il 13 ottobre 1944 viene ucciso in odium fidei. Non importa da chi. Ciò che importa è che don Giovanni non è stato ucciso, ma ha dato la vita. L’ha offerta in quei due anni per salvare la vita di tanti uomini e donne prigionieri, l’ha consumata visitando famiglie e persone nascoste, parroci anziani e consegnado beni e lettere con la sua bicicletta facendo di essa uno strumento d’amore.
Proprio a lui dedica un pensiero don Massimo Vacchetti che ha presiederà la celebrazione. “La biciletta è una delle reliquie del nuovo Beato che la Chiesa di Bologna ha avuto la gioia di annoverare tra i suoi santi. La bicicletta non era solo motivo di divertimento, come negli anni adolescenziali, ma il segno evidente di una carità che sapeva farsi tutto per tutti”.
Il Circuito ha scelto il Beato Fornasini, patrono della proprua avventura sportiva.
L’aspetto inconsueto di questa iniziativa più che amatoriale è l’incontro non solo con un Santuario, ossia un luogo in cui si rende sensibile la presenza di Dio, ma anche con le comunità cristiane attorno al luogo di culto e al territorio con le sue ricchezze d’arte, la bellezza naturalistica e la varietà gastronomica.
In taluni casi, sono state organizzate “spedizioni” collettive a santuari con guide e momenti di preghiera, oltre ad un ristoro più che sostanzioso.
La conclusione “stagionale”, nel santuario di San Luca sul Colle della Guardia – la meta più simbolica, due anni fa raggiunta dal Giro d’Italia – vedrà la partecipazione di tanti ciclisti molti dei quali premiati con il brevetto che ne attesta il raggiungimento di tutti i Santuari e l’intenzione di offrire tutta la fatica di questi pellegrinaggi ad onore della Madonna.
Guido e Giampiero stanno già maturando nuovi stimoli per la prossima stagione sportiva la cui data è nota, 1° maggio 2023.